IL PRINCIPIO ETERODOSSO È ABOLIZIONE DEL DIRITTO E
DELL'UNITÀ SOCIALE (I).
R.P. Luigi Taparelli D'Azeglio d.C.d.G.
Da: Esame critico degli ordini
rappresentativi nella società moderna, parte I.,
principii teorici, Roma 1851 pag. 32-46.
PARTE I.
PRINCIPII TEORICI DEI GOVERNI AMMODERNATI
CAPO I. — IL PRINCIPIO ETERODOSSO È
ABOLIZIONE DEL DIRITTO E DELL'UNITÀ SOCIALE. (§.II n° 41-60)
§. II.
Idea razionale del Protestantesimo.
41. Orsù dunque, che pretendete voi, Unitarii italiani?
— Aver una l'Italia. — E con qual mezzo?
— Rendendola protestante.
Protestante! ... Ma converrà dunque che io, simile a quel cotale
del Pulci,
«Vi faccia un
lago di teologia;»
che torniamo alle controversie con Ecolampadio o Melantone; che
risuscitiamo l'Eckio o il Gretsero: oh questi sì che sarebbero
personaggi grotteschi nel secolo XIX! oh allora sì che le
vedreste
gemere sotto il peso,
queste povere carte
[1]; già
non lievemente infastidite dal vedersi astrette ad inghiottir
sillogismi da spiritarne.
No, no, lettor mio cortese
«Non dee guerra coi morti aver chi
vive:»
lasciam costoro o riposare o urlar disperati ovunque gli abbia tratti
o buona, o rea lor ventura, poichè promisi di
non entrare in sacrestia. E invece di seguire quel Frate
apostata alla sacrestia ove egli ci chiama, invitiamo anzi lui
medesimo (e ce ne saprà buon grado), invitiamolo ad uscirne ed
avventurarsi alla luce del giorno, all'aria aperta: invitiamolo a
spiegarci per bocca dei suoi proseliti senza gergo teologico la
sustanza dei suoi principii, che debbono formare, secondo certuni, la
speranza d'Italia e del mondo.